Un Papa "attento" alla figura eroica di Padre Puglisi ed un passante "distratto" che, questa mattina, ha lasciato una bombola di gas propano, aperta, davanti la porta del Centro Padre Nostro, fondato da Padre Pino Puglisi, senza che nessuno se ne accorgesse.
Questo è il "tessuto" in cui ci troviamo ad operare, noi volontari del Centro, in una città e in un quartiere dove le "trame" del bene e del male si intersecano, dove una trama cerca di strappare l'altra. Noi non abbiamo paura di contrastare il male. Sappiatelo, gente "distratta" che vivete a Brancaccio, non potete rimanere sordi alle sollecitazioni che ci ha dato il Santo Padre Benedetto XVI, domenica scorsa: «Non cedete alle suggestioni della mafia, è una strada di morte, incompatibile con il Vangelo...» così, con queste parole il Papa ci ha esortati. Dimostriamo al mondo intero che la testimonianza data domenica al Papa affonda le radici non solo nella nostra tradizione di popolo siciliano ospitale, ma che è anche il segno di un popolo unito dalla ricerca di pace, di verità e giustizia, elementi che hanno costituito il messaggio e l'opera di Padre Pino Puglisi.
Maurizio Artale
Presidente
MESSAGGI DI SOLIDARIETA'
Affinché quello che oggi è successo sia un pretesto per rinnovare e consolidare la nostra collaborazione. Ad ogni intimidazione risponderemo con un sorriso, ad ogni minaccia risponderemo con un gesto d'amore, per ogni ingiustizia daremo in cambio speranza, saremo terra ferma per chi vive lentamente, quotidianamente e faticosamente il percorso del riscatto, loderemo i " Liberti" che hanno deciso di togliersi le catene d' odio, di violenza, di sopraffazione, di criminalità organizzata. Aspetteremo, ci spenderemo con ancora maggior grinta, convinzione e gioia, per tutti coloro che disprezzano la vita e l'uomo. Lo faremo perché Uomini. Lo faremo perché veicoli di un messaggio d'Amore, di Solidarietà, di Speranza. Lo faremo perché questo c'è stato insegnato dal Padre, lo faremo perché questo c'è stato ricordato con il sacrificio del Figlio, lo faremo per Onorare Padre Pino Puglisi scelto e mandato dal Padre per ricordarci quanto l'amore per il prossimo debba essere incondizionato, a tal punto d'accogliere con un sorriso anche chi sta per toglierci la vita. Quello che è successo oggi non ci scoraggia, ci fa capire che il lavoro quotidiano svolto dal centro Padre Nostro, anno dopo anno si sta facendo strada tra le spine per farsi che il bianco fiore possa dare i suoi più dolci frutti. Vi siamo vicini e oggi più che mai siamo fieri, lieti e felici di esservi accanto e d'avere l'onore di poter sostenere, con la nostra piccola realtà, l'operato del centro. Con infinita stima e affetto. Ricordandovi che vi siamo VICINI
La Presidenza e l'intero A.C.L.I. CIRCOLO BUCO NEL SIPARIO
La dott.ssa Vazzana, direttrice della Casa Circondariale Pagliarelli, ha telefonato in sede per esprimerci solidarietà e incoraggiamento per l'atto intimidatorio subito dal Centro ieri. La direttrice ci ha considerati i "suoi" volontari.
L'atto intimidatorio subìto dal Centro Padre Nostro è un fatto grave, da non sottovalutare. Non si può fare a meno di collegare questo gesto alla grande risonanza che la figura e l'opera di don Pino Puglisi hanno avuto in occasione della recente visita di Benedetto XVI. Stamani gli operatori del Centro fondato da padre Pino Puglisi hanno trovato una bombola di gas con il rubinetto aperto davanti alla porta della struttura. Chiunque sia l'artefice di questo gesto criminale e mafioso sappia che a Brancaccio e a Palermo il lavoro di don Pino verrà portato avanti senza arretramenti. Anzi, auspico che la società civile della Città e i responsabili delle diverse istituzioni traggano da tutto ciò motivo di rinnovato impegno in favore della legalità e dello sviluppo.
Giuseppe Lumia
Esprimiamo la nostra più forte solidarietà al Centro Padre Nostro di Don Puglisi e al Suo Presidente Dottor Maurizio Artale. L’atto intimidatorio subito dal Centro Padre Nostro non può cambiare la realtà delle cose , il Papa è stato chiaro la mafia porta solo alla morte e noi che abbiamo visto morire i nostri parenti per mano dei fratelli Graviano, mafiosi di Brancaccio crediamo sia arrivato il momento di intraprendere la strada della collaborazione con la giustizia. La collaborazione con la giustizia serve per dare finalmente dignità al Paese e speranza a tutti quei ragazzi che sono costretti a guardare loro malgrado verso la mafia e per i quali il Centro Padre Nostro ogni giorno si batte. Cordiali saluti
Giovanna Maggiani Chelli Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Non sappiamo cosa dire, ammiriamo il vostro coraggio, il vostro vivere per fare vivere gli altri. Saskia e Marco Ci serva da stimolo per ricordare ancora e ancora le parole del Papa. Vi abbraccio Matilde Foti Sincera solidarietà per l'ennesima intimidazione, vi siamo vicini. Ass. Corleone Dialogos Maurizio, Antonella, Anna,... CORAGGIO, abbiamo bisogno del vostro SI continuo al Signore. Padre Pino è fiero di voi! Ciao. Grazie di Tutto
Marco Lovato Comunità Papa Giovanni XXIII
Apprendiamo con viva indignazione del gravissimo atto intimidatorio nei confronti del Centro. Intendiamo esprimervi la nostra piena solidarietà come persone, come cittadini e come rappresentanti dei nostri movimenti e rimaniamo disponibili a condividere con voi le eventuali iniziative che intraprenderete per evidenziare la comune indignazione per quanto accaduto. Assieme a tutta la Segreteria regionale, porteremo all’attenzione del coordinamento regionale dei movimenti civici della Sicilia la proposta di una iniziativa da assumere in modo collegiale per denunziare una carenza di controllo e di sicurezza del territorio da parte degli organi preposti e, nel contempo, per attuare una maggiore azione per il risveglio della coscienza civica. Con amicizia.
Giovanni Palazzotto coordinatore “Salviamo Palermo” Franco Contorno presidente “Sicilia e Futuro"
ALLEGATI
Articolo del Giornale di Sicilia [517]
cronaca | atti vandalici | intimidazioni | Segnala |
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Bombola di gas lasciata davanti una sede operativa del Centro Padre Nostro, fondato da Padre Pino Puglisi Comunicato stampa 04/07/2012 |